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Antincendio: in Europa non c'è Unione

La prevenzione incendi in Europa non è univoca né nelle norme né nelle prassi: auspicando un allineamento il prima e meglio possibile, diamo un'occhiata insieme alle varie normative e scopriamo, al contempo, come esse siano legate alle caratteristiche degli stessi paesi: frutto di tradizioni storiche, di sensibilità diverse e, anche, di consuetudini costruttive ed abitative che sono differenti nei vari paesi. Questo excursus non si propone di raccontare esaustivamente la condizione normativa dei singoli paesi ma di evidenziarne, per ognuno, alcune peculiarità.

Austria

In Austria la normativa edilizia è emanata dai 9 stati federali che la compongono: essi seguono le linee guida emanate dall'OIB, l'Istituto Austriaco di ingegneria delle costruzioni. Le linee guida OIB sono prescrittive, ma lasciano la possibilità di utilizzare un approccio ingegneristico. L'Austria ha adottato la classificazione europea di resistenza al fuoco e di reazione al fuoco.

Belgio

In Belgio le varie autorità federali, le comunità, le regioni e perfino le autorità municipali si occupano di prevenzione incendi: una situazione confusa per chi osserva la situazione dall'esterno perché, di volta in volta, possono essere applicate normative diverse. Semplificando le funzioni degli enti preposti, possiamo dire che le normative dello stato dispongono di regolamenti edilizi basati sullaltezza degli edifici, sull'epoca in cui sono stati realizzati, sulla destinazione d'uso e sul piano regolatore; le singole regioni si occupano dei rispettivi piani regolatori; le autorità locali emettono i permessi di costruire. In merito alle normative relative alla reazione al fuoco, il Belgio ha adottato le Euroclassi.

Danimarca

La normativa danese si estende a tutto il territorio del Regno di Danimarca, con l'eccezione della Groenlandia e delle Isole Feroer. La normativa edilizia danese è molto articolata! Circa 560 paragrafi, divisi in 37 capitoli. Nel 2018 è stato varato il nuovo Regolamento edilizio che ha introdotto classi di incendio e di rischio ed ha comportato un notevole cambiamento rispetto alla normativa precedente. Sono state introdotte nuove linee guida che riguardano installazioni e antincendio, manutenzione, documentazione, responsabilità e ruoli del consulente antincendio.

Francia

In Francia la necessità di dotarsi di una regolamentazione per la sicurezza antincendio degli edifici pubblici e abitativi è nata dall'incendio di un grande magazzino, le "Nouvelles Galeries" di Marsiglia, avvenuto nel 1938, nel quale persero la vita 73 persone. Il primo testo del regolamento antincendio vide la luce dopo appena due settimane dal tragico evento, seguito da quello su scala nazionale emanato il 7 febbraio 1941. Nel 1980 in Francia sono state approvate le disposizioni generali del regolamento di sicurezza contro i rischi di incendio e di panico negli edifici aperti al pubblico. L'incendio di Notre Dame del 2019 ha posto molti quesiti sull'effettiva applicazione e controllo delle normative preposte: a tal proposito leggi il nostro articolo.

Germania

La normativa si applica a tutti i 16 stati della Repubblica Federale Tedesca e si articola su più livelli. Le normative sono basate su un modello nazionale comune ma possono contenere prescrizioni diverse nei dettagli, come per esempio superfici massime di compartimento o dimensione minima delle aperture, oltre a regolamenti addizionali per tipi speciali di edifici o edifici con usi speciali, come per esempio edifici di grande altezza o edifici industriali. La normativa applicabile è dunque particolarmente complessa e non omogenea su tutto il territorio federale.

Portogallo

La normativa portoghese di prevenzione incendi è unica e si applica su tutto il territorio nazionale. Tutti gli edifici, non importa quale sia la loro data di costruzione, devono adottare un sistema di gestione della sicurezza antincendio. Di contro, non esiste un vero e proprio progetto nazionale di prevenzione incendi: i permessi di costruire sono rilasciati dai comuni. Per quanto riguarda la reazione al fuoco, la normativa portoghese ha adottato la classificazione europea.

Spagna

La Spagna dispone di due tipi di normative di prevenzione incendi, uno per gli edifici industriali ed uno per gli edifici non industriali. Ci sono regolamenti aggiuntivi per settori specifici quali il settore petrolchimico, per il deposito di prodotti chimici, per gli impianti per la produzione del calore installati negli edifici, per le reti elettriche ad alta e a bassa tensione, ecc.: ognuno di questi regolamenti dispone di una sezione specifica che riguarda la prevenzione incendi.

Svezia

La normativa è nazionale e prevede sia norme prescrittive sia il ricorso all'approccio prestazionale. I due metodi sono considerati ugualmente validi e spesso utilizzati in combinazione per la progettazione di un edificio. L'analisi qualitativa può essere usata se la deviazione dalla regola prescrittiva è limitata e, anche, quando l'impianto ha un tipo di progettazione conosciuto e collaudato e garantisce un ampio margine di sicurezza. Di contro, per gli edifici particolarmente a rischio, come quelli con alte quantità di merce in deposito o produzione, c'è un ulteriore strato di legislazione e in questo caso le normative sono solo di tipo prescrittivo.





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