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Titolo: Prevenzione incendi e attualità - RSA e strutture sanitarie

Categoria: sicurezza

Uno dei temi di attualità discussi negli ultimi tempi in termini di prevenzione incendi, rivolge lo sguardo alle RSA e alle strutture sanitarie in generale.

Questa tipologia di attività presenta normalmente un rischio di incendio che merita particolare attenzione, anche a seguito dei recenti fatti che da diverso tempo capitolano sulle testate giornalistiche facendo notizia e generando una certa preoccupazione.

Le RSA e le strutture sanitarie in generale sono spesso soggette alle visite ed ai controlli dei VV.F. al punto 68 del D.P.R. 151/11, in base al numero di posti letto (da 25 in poi) o alla superficie e comunque in funzione del tipo di attività svolta (prestazioni di ricovero, assistenza specialistica, ecc.).



Essendo attività delicate, che di norma presentano un rischio di incendio non trascurabile, necessitano di sistemi adeguati al fine di mitigare il livello di rischio atteso.

Ad oggi il panorama normativo, in termini di prevenzione incendi, è ampiamente trattato e difatti rimane possibile, grazie al "doppio binario", adeguare le strutture sanitarie utilizzando alternativamente i seguenti Decreti:


  • D.M. 03/05/2015 s.m.i. "codice di prevenzione incendi" (Regola Tecnica Orizzontale + Verticale);
  • D.M. 18/09/2002 (storica regola tecnica di prevenzione incendi di riferimento).

La progettazione ai fini dell'adeguamento di questo genere di attività risulta senz'altro una base essenziale per strutturare una strategia antincendio vincente, che fornisca i mezzi necessari ad affrontare un evento di emergenza.

Uno degli strumenti impiegati ai fini della mitigazione del rischio è la GSA (Gestione della Sicurezza Antincendio).


Benissimo, ma come è possibile garantire il corretto funzionamento della GSA e come dovrebbe essere ideato tale aspetto?


La corretta progettazione della GSA prevede una stretta collaborazione tra progettista e responsabile dell'attività, base di partenza per la redazione della documentazione tecnica necessaria, in cui siano presenti tutti i dati di input utili alla valutazione del rischio di incendio ed alla scelta delle misure di prevenzione incendi da impiegare, al fine di limitare la probabilità d'accadimento e garantire il perfetto funzionamento dei sistemi di sicurezza e della GSA. Quest'ultimo aspetto lo andremo a dettagliare di seguito.


Per garantire il perfetto funzionamento dei sistemi di sicurezza previsti è necessario redigere il piano di mantenimento del livello di sicurezza, costituito da un apposito programma finalizzato a garantire la presenza e l'efficienza delle condizioni di sicurezza prefissate, il rispetto dei divieti e delle limitazioni di esercizio.

All'interno del piano di mantenimento sarà quindi riportata la programmazione della manutenzione dei sistemi, dispositivi, attrezzature ed impianti rilevanti ai fini della sicurezza antincendio.

Rimanendo in tema di impianti idrici antincendio ad esempio, le operazioni di controllo e manutenzione, saranno effettuate secondo le norme UNI 10779, UNI EN 671-3 e UNI EN 12845, in riferimento alla regola dell'arte ed al manuale d'uso fornito dal costruttore (in questo caso, per il gruppo di pompaggio ed i suoi sistemi accessori), pertanto all'interno del piano di mantenimento, sarà necessario far riferimento a tali normative per definire le modalità di esecuzione e le cadenze temporali previste.

La manutenzione di detto impianto sarà quindi svolta da personale esperto in materia ed in possesso dei requisiti previsti dal D.M. 01/09/2021 s.m.i. che stabilisce i Criteri generali per manutenzione, controllo periodico e sorveglianza di impianti, attrezzature ed altri sistemi di sicurezza antincendio.

Il responsabile dell'attività curerà, in fase di esercizio, la perfetta esecuzione del piano per il mantenimento delle condizioni di sicurezza, predisponendo inoltre il registro dei controlli, documento molto importante, nel quale saranno annotati gli interventi di manutenzione, controllo e verifica, le attività di informazione, formazione e addestramento, nonché le prove di evacuazione effettuate.


Come si può notare dai recenti fatti che hanno coinvolto questo genere di strutture, è sempre utile ricordare che in condizioni ordinarie, il rischio d'incendio di un'attività non può essere ridotto a zero, pertanto, anche strutturando perfettamente le strategie da impiegare, rimarrà sempre una certa probabilità di accadimento.

Tenuto conto di questo aspetto fondamentale, oltre al fatto che in fase di progettuale si escludono eventi dolosi (anche se certamente le misure adottate saranno di ausilio nel contrasto al generico evento incendio), il personale dipendente interno a questo tipo di attività è da considerarsi attore protagonista, sia in fase preventiva, garantendo il mantenimento delle condizioni di sicurezza previste che in quella operativa, per una riuscita positiva in caso di incendio.



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